Lettera agli stakeholder

Messaggio agli stakeholder

Stavo sfogliando le precedenti edizioni del bilancio di sostenibilità del nostro Gruppo prima di iniziare a scrivere queste mie righe e la mia attenzione si è soffermata sull’anno 2019, in cui abbiamo celebrato i 110 anni di storia della nostra banca. Sembra ieri, invece sono già passati due anni di grandi cambiamenti.

All’epoca ricordavo come, pur vantando una storia antica, non rinunciamo a guardare al futuro, nel nome di un felice connubio: tradizione e innovazione. Ed è proprio nello spirito di questo connubio che nel 2019 abbiamo gettato le basi del primo Piano di sostenibilità 2020-22 con cui il nostro Gruppo ha voluto affermare con decisione il proprio impegno sui temi ambientali e sociali.

In questo documento vi raccontiamo quindi la storia di questi due anni vissuti con grande intensità, in cui siamo stati sempre attenti ai cambiamenti in atto affrontando peraltro un evento tanto potente quanto inatteso come il Covid-19 che ci ha portato a ripensare il nostro modo di fare banca senza dimenticarci di chi siamo e del tratto che ci contraddistingue da sempre: il rapporto personale con il nostro cliente, il nostro collaboratore, il nostro fornitore … insomma, con i nostri stakeholder.

Il Consiglio di Amministrazione di Banco Desio nel dicembre 2020 aveva approvato il Piano Industriale di Gruppo per il triennio 2021-23 che nel corso del 2021 si è fortunatamente dimostrato superato dagli eventi, dico fortunatamente perché la performance finanziaria che abbiamo via via consuntivato nel corso dell’anno si è dimostrata migliore delle aspettative, al punto che nel documento di budget per il 2022 è stata quindi rivista al rialzo.

Anche la performance non finanziaria che vi rappresentiamo in questo bilancio di sostenibilità è motivo di particolare soddisfazione seppur inficiata dalle conseguenze della pandemia che ha condizionato, per esempio, i nostri consumi energetici. Al di là di questo registriamo dei risultati davvero apprezzabili nelle emissioni di gas climalteranti, nei consumi di materie prime, negli indicatori di talent attraction degli under 30, nelle assunzioni del genere meno rappresentativo, consapevoli che dobbiamo migliorare ancora per il gender pay gap. Ma ne siamo convinti e continueremo ad occuparcene, è una responsabilità cui non vogliamo sottrarci.

Se da un lato la performance finanziaria ci ha consentito di rafforzare il nostro patrimonio e quindi i nostri coefficienti di vigilanza prudenziale, consentendoci di guardare avanti restando indipendenti, dall’altro lato siamo consapevoli che tutti questi risultati positivi, finanziari e non finanziari, sono stati possibili grazie al patrimonio costituito dalle persone che stanno contribuendo e hanno contribuito a vario titolo a fare la storia del nostro Gruppo, con la loro professionalità, la loro esperienza e la loro dedizione. A loro va tutta la nostra riconoscenza per quanto è stato fatto e per quanto ci sarà ancora da fare.

Le sfide certamente non mancano. Sono certo che la banca continuerà ad essere un riferimento fondamentale per il territorio in cui opera, mantenendo i propri valori e innestando su questi l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale per rendere sempre più fruibili i servizi bancari. La pandemia ha portato una spinta verso un percorso inarrestabile alla digitalizzazione da cui ci aspettiamo anche maggiore efficienza nei consumi energetici.

Lo scorso anno ricordavo, in particolare, tra i motivi di soddisfazione l‘aver iniziato ad integrare gli aspetti della sostenibilità nel sistema di incentivazione, aver concluso un primo assessment su come i nostri principali clienti affidati e i nostri principali fornitori affrontano le tematiche ESG al fine di consentirci di monitorare, gestire e mitigare con maggior consapevolezza i correlati rischi cui siamo esposti indirettamente. Quest’anno pubblichiamo anche l’informativa relativa alla Tassonomia Europea, un ulteriore passo che ci sta portando nella direzione di una sempre più pervasiva integrazione della sostenibilità nel nostro modo di fare banca.

Come dicevo, molte cose sono cambiate e continuano a cambiare, sia al nostro interno che nel mondo che ci circonda, ed è necessario stare al passo con i tempi. Per questo il Gruppo ha voluto dare nuovo slancio al proprio impegno rispetto agli impatti indiretti generati con il proprio business realizzando una progettualità con cui è stato delineato un piano d’azione, denominato “Masterplan E(SG)”, che si sviluppa in un arco temporale di tre anni ed è volto al sostegno della transizione economica del territorio in cui siamo presenti verso un’economia sostenibile, un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio.

Il piano di trasformazione che stiamo intraprendendo richiederà, per la sua complessità, capacità di adattamento e aggiustamenti progressivi che affronteremo consapevoli di chi siamo e di chi vogliamo continuare ad essere per i nostri stakeholder: una banca fatta di persone che conoscono i propri clienti e sanno instaurare con loro un dialogo autentico, un rapporto personale.

Stefano Lado
Il presidente